Cosa devono avere le città per essere sostenibili?

Le città sostenibili

In futuro abbiamo bisogno che le città siano sostenibili. Attualmente circa 4 miliardi di persone vivono nelle città. Si prevede che nel 2050 saranno il doppio e i loro abitanti rappresenteranno il 70% della popolazione. L’urbanizzazione è un processo irreversibile. Secondo l’Onu gli spazi urbani oggi occupano solo il 3% della superficie della Terra ma consumano il 60-80% dell’energia e producono il 75% delle emissioni di anidride carbonica.

Ma le metropoli del futuro naturalmente dovranno essere sostenibili. Alle città è anche dedicato uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, l’undicesimo.

Ma quando una città si definisce sostenibile? Le città sono sostenibili se sono energeticamente autosufficienti, sanno gestire le risorse in modo intelligente e utilizzano l’innovazione per migliorare la qualità della vita delle persone.

Internet delle cose

Le città sostenibili dovranno essere smart. Le smart city del futuro saranno grandi ecosistemi iperconnessi, costellati di sensori e device che raccoglieranno ed elaboreranno un’enorme quantità di dati per fornire servizi sempre più evoluti.

Si parla di sistemi di comunicazione recentissimi. I Big Data saranno utilizzati dalla città intelligente e la aiuteranno a gestire meglio le criticità urbane, dal traffico alla sicurezza.

Internet delle cose (IdC) o IoT,  Internet of things, è un neologismo che si riferisce all’estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti. Gli oggetti creano un sistema interconnesso avvalendosi di molteplici tecnologie di comunicazione.

Questi oggetti connessi che sono alla base dell’Internet delle cose si definiscono più propriamente smart objects. Le funzionalità di questi oggetti sono identificazione, connessione, localizzazione, capacità di elaborare dati e capacità di interagire con l’ambiente esterno.

Gli oggetti e i luoghi muniti di etichette Identificazione a radio frequenza (Rfid) o Codici QR comunicano informazioni in rete o a dispositivi mobili come i telefoni cellulari.

In una metropoli sono utili grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri.

Le sveglie suonano prima in caso di traffico. I vasetti delle medicine avvisano i familiari se si dimentica di prendere il farmaco.

Se gli oggetti intelligenti, con capacità decisionale, permetteranno risparmio energetico, a parere di molti faranno però sorgere molti problemi legati a privacy, libertà e sicurezza.

Alcune città li stanno già sperimentando.

Un’infrastruttura basata sull’Internet of Things viene già usata ad Amsterdam per monitorare in tempo reale il traffico e limitare le emissioni nocive per la salute.

Barcellona usa un sistema simile per la gestione integrata di acqua, illuminazione e parcheggi.

Come saranno le smart city del futuro?

Gli spazi verdi sono fondamentali. I tetti delle abitazioni ospiteranno orti che isolano termicamente, producono ossigeno e assorbono Co2.

Gli sprechi devono essere ridotti al minimo . Per esempio le pratiche burocratiche passano al digitale, con un notevole risparmio di carta. Verranno utilizzate app per fornire servizi efficienti ai cittadini.

Le imprese ottimizzano le risorse mediante il co-working e lo smart working laddove possibile, per ridurre l’inquinamento dovuto al traffico di mezzi di trasporto.

Si auspica la collaborazione tra cittadini e amministrazioni: le scuole diventano luoghi di aggregazione sociale anche durante il pomeriggio, il cittadino collabora con le forze dell’ordine e le amministrazioni per un vivere civile.

Per quanto riguarda i rifiuti l’obiettivo è raggiungere il 100% del riciclo dei rifiuti. Questo significherà risparmio, incremento dei posti di lavoro e riduzione dell’inquinamento.

Per rendere più sostenibili i trasporti verrà incentivato il car sharing, con mezzi sia pubblici che privati. Non solo di auto, ma anche scooter e bike sharing. I mezzi pubblici saranno ecologici, e i taxi elettrici. Le illuminazioni stradali saranno intelligenti e si accenderanno al bisogno.

Seguendo la tendenza attuale si dovrà dare sempre più spazio alle energie rinnovabili.

L’energia solare deve andare di pari passo con le altre fonti green e gli inquinanti prodotti devono essere compensati mediante il verde diffuso.

Ogni singola unità abitativa munita di pannelli fotovoltaici diviene produttrice di energia e partecipa ad una rete di condivisione totalmente indipendente dai combustibili fossili.

Le costruzioni architettoniche saranno fatte con materiali alternativi ed eco-sostenibili.

Le città più sostenibili

Attualmente in testa alle città più sostenibili troviamo Copenaghen in Danimarca che punta a diventare la prima capitale carbon free al mondo.

Segue San Francisco negli Stati Uniti,  soprattutto grazie all’innovazione tecnologica applicata ai trasporti e all’efficienza energetica degli edifici.

Vancouver in Canada applica una strategia green a 360 gradi.

Stoccolma in Svezia ha creato un sistema centralizzato di riscaldamento, più pulito ed efficiente.

Singapore ha attuato un piano dei trasporti che riduce inquinamento e traffico sulle strade.

Fin dal 2010, la Commissione Europea assegna ogni anno l’European Green Capital Award. Questo premio incentiva le città e i paesi dell’UE a passare a un’economia sostenibile. Nel 2021, anche la città finlandese Lahti è risultata tra le città più green dell’Unione.

In Italia come va?

Bolzano, Milano e Bologna spiccano come le province italiane più sostenibili.  Agli ultimi posti ci sono Trapani, Agrigento e Crotone.

fonti:

wekiwi.it

Lahiti la città più sostenibile del 2021

Photo by Danist Soh on Unsplash